Mi guardo intorno, le pareti lattescenti del mio spazio, chiedendomi se anch'io, in fondo, non stia sognando in un pupario adorno di mosaici e meraviglie.
Corriamo a difendere la velocità giurando che l’attesa non è vita: mettiamo così nero su bianco l’incapacità non solo di leggere tra le righe ma persino di vivere davvero.