
SPERANZA
Vorrei, lo sai, per te
salire alle stelle
guidarti nella notte
scivolare alle tue spalle
come brezza tra le balze
delle gonne—cantare
assieme ai merli
mentre passi sussurrarti
“Senti, senti, è primavera!”
Non sbagliare, mai sbagliare
scintillare e darti fede
esser lama e fuoco
drago e cavaliere—non tremare:
mai temere, d’esser solo
d’annoiarti—sorprenderti
sperare, io vorrei.
E per te, e con te
fiorire, ricominciare.